COMUNICATO A SIGLE CONGIUNTE
Con l’approvazione del maxi-emendamento alla Legge di Bilancio 2019, il massofisioterapista ottiene le tanto attese norme di salvaguardia a tutela del diritto al lavoro di oltre 18.000 professionisti, in possesso di un titolo valido, riconosciuto come “professione sanitaria” nel preesistente ordinamento “ e tuttavia privo di una “casa” nella Legge Lorenzin.
La politica ha finalmente compreso che nelle maglie strette della Legge 3/2018 (legge Lorenzin), si celava lo strumento che avrebbe legalizzato una “diaspora” della categoria del massofisioterapista, privato di collocazione nel sanitario ed esposto al rischio di abuso delle professioni sanitarie. Già pronte migliaia di lettere di licenziamento, in un pericolosissimo clima da Far West.
Onore e merito alle associazione tutte, ed in particolare alle scriventi AIMFI, AIMTES e COMITATO DI TUTELA LEGALE MASSOFISIOTERAPISTI che anziché alimentare veleno, hanno cercato di mantenere toni pacati e di calmare la base concentrando le proprie energie sul dialogo con la politica, affinché comprendesse appieno una storia che parte da lontano, piena di contraddizioni, di caos, di gravi corresponsabilità. Un fatto era chiaro e certo: non si trattava di una categoria di ABUSIVI.
Onore e merito alla Politica, nella fattispecie al M5S ed alla Lega, che hanno ascoltato, approfondito, studiato, compreso e trovato una soluzione tecnica ad una situazione che per vent’anni sembrava non averne. Tanti i nomi da citare e le persone da ringraziare, riteniamo però che il più grande vincitore oggi sia lo Stato di Diritto: il rispetto dei diritti costituzionali ha finalmente prevalso su qualsiasi altra valutazione di genere, natura o colore.
Questi i tratti salienti inclusi nel maxi-emendamento approvato al Senato che ora andrà in votazione alla Camera il 28/12/2018 per la definitiva approvazione (dal comma 283 bis al comma 283 septies):
- – Il Ministero della Salute istituirà entro 60 gg elenchi speciali ad esaurimento ai quali potranno iscriversi coloro che svolgono o abbiano svolto un’attività professionale in regime di lavoro dipendente o autonomo per un periodo minimo di 36 mesi, anche non continuativi, negli ultimi dieci anni. Essi potranno cosi “continuare a svolgere le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento”;
- – Il limite per iscriversi sarà il 31 dicembre 2019;
- – Essi potranno avvalersi delle procedure per il riconoscimento dell’equivalenza alle lauree delle professioni sanitarie (questo comma lascia intuire che per coloro che accederanno di diritto ai costituendi “elenchi speciali” si riapriranno ed estenderanno nuovi termini per accedere alla procedura di equivalenza);
- – Abrogato l’art.1 della legge 403 del 1971, per cui non si formeranno più massofisioterapisti;Per coloro che non vi rientreranno e per gli studenti in corso di formazione, si aprirà un nuovo fronte di dialogo con le istituzioni al fine di gestire il transitorio e identificare opportune misure per la salvaguardia di tutti questi massofisioterapisti.Adesso è finalmente e davvero … Natale. Buone feste !!!